Bronzo per Avella e buone prestazioni degli Azzurri agli Europei di Sambo

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Un bronzo e tanti risultati promettenti in ottica futura ai Campionati Europei di SAMBO di Novi Sad (SRB) per la Nazionale azzurra, che si è battuta ad armi pari con atleti provenienti da 25 Paesi.

Nella classe d’età Youth, DE LONGHI Lorenzo kg.58 (Dojo Treviso) ha affrontato ai quarti di finale il serbo Markovic, l’incontro molto equilibrato ha visto in vantaggio l’azzurro per un punto tecnico, purtroppo l’avversario quasi allo scadere è riuscito a recuperare lo svantaggio vincendo di misura al termine del tempo. Sfortunatamente in semifinale il serbo ha perso contro il moldavo Tanase, classificandosi poi terzo e precludendo la continuazione della gara all’azzurro. Nonostante il nono posto in classifica, De Longhi Lorenzo è promosso a pieni voti per impegno e competitività, lavorando bene sulla tecnica e migliorando il lavoro tattico ad alto livello, avrà sicuramente modo di dimostrare il suo valore in altre competizioni internazionali.

ROCCAMATISI Matteo, categoria kg.71, nei sedicesimi di finale ha perso per leva al braccio contro il croato Suskovic, che a sua volta ha perso contro il moldavo Peaticovschi, giunto poi secondo. Gara conclusa per il giovane atleta romano che farà tesoro dell’esperienza ai massimi livelli per migliorare il suo bagaglio tecnico tattico.

Nella classe Juniores, AVELLA Stefano kg.58 (Isao Okano Club 97 Cinisello B. MI), ha svolto ha affrontato nei quarti di finale il bielorusso Burak (che ha gareggiato come atleta indipendente), incontro ben condotto dall’azzurro che ha ben gestito tatticamente e tatticamente, purtroppo non gli è stato concesso un punto in una chiara proiezione in piedi, che avrebbe sicuramente condizionato la gara, conclusasi purtroppo con una leva alla gamba a favore del bielorusso che si classificherà secondo. Nei recuperi l’azzurro andrà a conquistare una meritata medaglia di bronzo contro il croato Venos.

Nei kg.64 CANEVARO Mattia (Isao Okano Club 97 Cinisello B. MI), ha esordito contro il forte atleta di casa Emini (SRB) e senza farsi influenzare dal tifo proveniente dalle tribune, ha ben gestito tatticamente l’incontro impostato dall’avversario sulla forza fisica, che non gli è bastata per avere la meglio sull’azzurro. Nei quarti di finale Canevaro ha affrontato il rumeno Tita vincendo prima del limite per superiorità tecnica. Quindi nella semifinale ha trovato l’azero Bagirov, tra i favoriti della gara, che affronta senza risparmiarsi ma perdendo ai punti. La finale per il terzo posto vede l’italiano contro il bulgaro Tsvetkov. L’azzurro ha condotto una finale senza errori, corretta tatticamente, con anche un paio di punti tecnici non concessi dall’arbitro e soltanto allo scadere del tempo ha ceduto ai punti e con onore la vittoria al meritevole avversario. Ottima prestazione del milanese Canevaro, che pur non portando a casa una medaglia, si è dimostrato competitivo per i massimi livelli della sua categoria.

Nella classe seniores, l’unico atleta in gara era il giovane SERAFINI Emiliano (Ginnastica Paullese MI), discreto l’esordio del neo campione italiano che affronta senza risparmiarsi il serbo Simic, purtroppo la buona tecnica e l’impegno non sono bastate a fargli superare l’avversario, che però ha poi ceduto contro uno dei leader assoluti della categoria, il greco Markarian. Conclusa agli ottavi di finale l’esperienza europea di Serafini, che gli servirà come stimolo per migliorare il lavoro tattico e la specifica preparazione fisica.

Una nota di merito va sicuramente all’arbitro internazionale Paolo Saccone, apprezzato per la professionalità dimostrata arbitrando senza errori anche alcune finali molto tirate, così da meritarsi la convocazione per i prossimi campionati mondiali dal responsabile la commissione tecnica FIAS.

Il bilancio per la delegazione italiana è stato senz’altro positivo, con una medaglia di bronzo ed un quinto posto di valore, in particolare quando la squadra azzurra è composta da un gruppo di soli 5 atleti tutti alla prima esperienza in un campionato continentale, considerando anche la forte concorrenza in questo sport olimpico, dov’è senz’altro difficile ottenere una pioggia di medaglie ad ogni gara.