di Manuel Nordio, DTN LC
Dopo qualche giorno servito per metabolizzare l'enorme mole di lavoro e di emozioni, mi sento pronto a scrivere la mia personalissima opinione sulle performance dei nostri azzurri al mondiale WAKO di Jesolo svoltosi dal 16 al 23 settembre. Ho avuto la fortuna di viverlo dalla sua fase iniziale, intendo dire da quando il Palazzo del Turismo, la splendida struttura che ha ospitato l'evento, era totalmente vuota. Ho potuto apprezzare la quantità di lavoro svolta da un team di pochissime persone aiutate da qualche amico che lavorando costantemente giorno e notte sono riuscite a trasformare un palazzetto vuoto in quel gioiello che il martedì le delegazioni di 65 paesi da 5 continenti hanno potuto vedere. Proprio così, 65 paesi da tutto il mondo, un numero impressionante, che diventa ancora più impressionante se si pensa al numero totale di atleti: 2360!!! In tanti anni in WAKO non ho personalmente mai assistito ad un evento di tale portata. Posso solo aggiungere i miei complimenti ai numerosi feedback positivi raccolti dall'operato di Nicola Traina, Barbara Falsoni, Fikbms e della WAKO Organizing Commitee.
Ma veniamo ai nostri azzurri. Numeri da capogiro dicevamo, tra i quali spiccavano i 40 atleti presenti nella categoria 69 kg junior Light Contact. Solo un fenomeno avrebbe potuto vincere una categoria del genere, e guarda un po', quel fenomeno ce lo avevamo in casa noi, e si chiama Manuel Petralia, allievo del maestro Innocenzo Scacchi, di Roma.
Un ragazzo serio e modesto al quale piace davvero combattere, in questa competizione ha veramente mostrato un Light Contact esemplare per tecnica, intelligenza tattica e preparazione atletica. Ci aveva promesso un oro, e come tutti i veri campioni è stato di parola. (Non è ancora riuscito a battermi a ping pong, ma per quello ha bisogno di allenarsi molto di più).
Altra ottima prestazione da parte della nostra tedesca di Sicilia, Sveva Scandurra (65 kg LC jun) Campionessa d'Europa in carica lo scorso anno a Skopje nella categoria cadetti, al suo primo anno da junior arriva ad un soffio dalla medaglia più prestigiosa fermata solo in finale dalla coriacea atleta Croata che il giorno prima aveva battuto anche l'altra nostra portacolori, Andrea Albanese, che si era fatta strada fino alla semifinale sbaragliando le proprie avversarie con delle ottime prestazioni, grande mondiale anche il suo.
Complimenti a entrambe, sono sicuro che sentiremo ancora parlare di loro.
Anche gli altri 2 argenti vengono dalle nostre donne: Noemi Lucidi (55 kg OC) e Presutti Federica (70 kg jun). La prima arriva fino alla finale convivendo fin dal primo giorno con un infortunio al ginocchio che le ha compromesso anche parte della preparazione estiva. Ciò nonostante perde di soli 2 punti la finale contro l'atleta Slovena che in semifinale aveva battuto di misura anche la nostra Elena Tombini, una ragazzina che a mio avviso nell'ultimo anno ha avuto un miglioramento enorme, e questo ci fa ben sperare per il futuro.
Brave ragazze!
Federica Presutti, dopo aver vinto il primo turno si trova a fare una vera guerra contro l'irlandese, match da infarto vinto all'ultimo secondo forse più col cuore che con la tecnica.
Il giorno dopo si trova in finale contro l'atleta russa, una junior che forse aveva più match del sottoscritto, al momento il divario e' troppo, ma i margini di miglioramento della nostra atleta sono ancora ampi, ottimo argento Federica.
Arriviamo così ai bronzi, che sono 6, e so che a più di qualcuno di questi va stretto. Partiamo dalla 57 kg jun, dove Nicolò Tumulo della Seriana Kickboxing dopo un avvio di torneo a dir poco fantastico e dove ai quarti di finale elimina il fenomeno inglese William Taylor, si ferma purtroppo in semifinale contro l'ostico Polacco, sicuramente alla sua portata, un vero peccato, ma che bel Light Contact ci ha mostrato, grande Nicolò, sicuramente un esordio da incorniciare.
Bronzo anche per la romana Lavinia Casciotti, al suo ultimo anno da junior, che dopo aver battuto Slovacchia e Spagna in una semifinale accesissima, si è dovuta arrendere alla forte atleta Bulgara laureatasi poi campionessa del mondo. Brava Lavinia, porta questa grinta e determinazione anche nei senior. Gli altri 2 bronzi sono veneti, e sono del maestro e DTN Sandro Milan, che da tanti anni sforna talenti in tutte le discipline regalando atleti alle varie nazionali. Questa volta ci ha regalato Boscolo Alessandro, jun 74 kg, un vero guerriero, 3 match uno più duro dell'altro, mai un passo indietro, direi un esempio da seguire, ancora complimenti Alessandro. Il suo compagno di squadra Paolo Cavalcanti ci regala l'ultimo bronzo proprio nella stessa categoria, parte col freno a mano tirato migliorando durante il torneo fino a fermarsi in semifinale contro l'ottimo atleta tedesco. Anche Paolo ricordiamo era al suo esordio in Nazionale.
In conclusione i ragazzi del Light Contact contribuiscono al raggiungimento del terzo posto nel medagliere generale con 1 oro, 3 argenti e 6 bronzi. Bottino in leggero calo rispetto agli scorsi anni, ma se calcoliamo i numerosi passaggi dei nostri ragazzi da cadetti a junior, il livello di questo evento e qualche match che ci è sfuggito per un pelo, possiamo notare che anche quest'anno il Light Contact Italiano si è dimostrato competitivo ai massimi livelli, questo grazie soprattutto ai tecnici di società che durante l'anno seguono questi ragazzi in modo da portarli in perfette condizioni all'appuntamento più importante della stagione. Grazie di cuore.
Un abbraccio a tutti gli azzurri e un ringraziamento a Sandro Milan e Michele Surian dai quali imparo in continuazione, a Roberta Cargno sempre disponibile a farsi in 4 per la squadra, sia che si tratti di cadetti/junior sia che si tratti di senior, un vero capitano! Con queste persone condivido la stessa passione per questo sport che tanto continua a darmi dal punto di vista professionale e umano, facendomi conoscere da anni centinaia di persone validissime e ovviamente qualcuno meno valido (ma questo succede in qualsiasi ambiente e fa parte del gioco).