Si è da poco concluso il campionato mondiale seniores, evento più importante dell’anno dopo i giochi olimpici europei di Minsk. A tracciare il bilancio è Roberto Ferraris, il responsabile di settore FIKBMS e DTN della Nazionale italiana.
“Partendo dal mondiale comincerei con l’apprezzamento verso le autorità locali della città di Cheongju che, insieme allo staff organizzativo della FIAS, hanno reso possibile lo svolgimento di questi campionati mondiali seniores in modo impeccabile. La buona organizzazione dei trasporti ha reso meno pesante il viaggio dall’aeroporto di Seoul, circa 120 chilometri, dopo molte ore di volo per le delegazioni provenienti dai 5 continenti e già afflitte dal cambio del fuso orario. La location era perfetta ed il Grand Plaza Hotel, distante solo 10 minuti a piedi dal Palazzo dello Sport cittadino, ha ospitato degnamente il congresso annuale della FIAS e tutte le delegazioni presenti, composte da atleti, tecnici e dirigenti.
Mi preme evidenziare qualche numero per rendere meglio l’idea della dimensione di questo mondiale: 86 nazioni presenti al congresso, mentre in gara quasi 600 atleti provenienti da 80 nazioni. Questa edizione del mondiale è stata anche caratterizzata, non solo dalla consueta diretta streaming su FIAS-Channel, il collegamento con Olimpic Channel e sui canali televisivi russi, ma soprattutto dalla prima diretta su Eurosport, che dopo il contratto stipulato fra quest’importante canale sportivo e la FIAS, il mondiale di Sambo è stato trasmesso in ben 67 nazioni, fra questa anche l’Italia.
I quattro atleti azzurri presenti non hanno portato a casa medaglie, ma hanno comunque dimostrato di essere all’altezza della manifestazione e soprattutto di essere sempre competitivi per il podio. Purtroppo non sempre si riesce ad arrivare in medaglia, vuoi per i sorteggi poco favorevoli, vuoi per la concorrenza spietata che vede la presenza di atleti competitivi provenire anche da tante nazioni africane, asiatiche o panamericane che fino a qualche anno fa erano delle semplici comparse, vuoi per l’arbitraggio od anche per qualche infortunio imprevisto che limita la prestazione in gara.
Nel bilancio individuale della stagione per gli azzurri direi questo:
Mattia Galbiati, reduce da un’ottima prestazione ai giochi di giugno a Minsk, ha mantenuto costante l’impegno per la preparazione al mondiale, ma un infortunio imprevisto alla retina accaduto all’inizio di ottobre che ha comportato un intervento urgente conclusosi per il meglio, pur non compromettendo la sua partecipazione al mondiale, ha fatto si che non fosse al 100%. Nel primo giorno di gara nella categoria al limite dei 68kg. erano presenti 33 atleti e l’azzurro si è subito scontrato con il forte georgiano Mindia Luluashvili, plurimedagliato mondiale e campione europeo, pur senza risparmiarsi Galbiati non è riuscito ad aver la meglio del georgiano che senza molte difficoltà è giunto in finale superando poi Labrado (ESP), Hasanov (AZE) e Lazlo Szoke (ROU). L’italiano ha quindi affrontato nel girone di recupero lo spagnolo, atleta decisamente alla sua portata, ma che con molta irruenza non gli ha permesso di impostare il combattimento come doveva, superandolo al limite del tempo per 6 - 1. Galbiati ha concluso il mondiale al 9° posto.
Alice Perin, si è mantenuta in forma costante per tutta la stagione ed in linea con le sue prestazioni degli ultimi tre anni, ovvero almeno una medaglia importante per stagione. Questa sua caratteristica di professionalità ed affidabilità la rende un’atleta atleta Top Level, dimostrato con i fatti anche quest’anno portando a casa una preziosa medaglia ai campionati europei seniores di Gijon (ESP) ed ovviamente con un più che meritato quinto posto ai giochi olimpici europei. Al secondo giorno di gara, erano in gara 13 atlete nella sua categoria fino a kg.64 ed Alice ha superato gli ottavi di finale dimostrando nuovamente la sua superiorità con la rumena Valvoi, bronzo ai giochi di Minsk, ma purtroppo ai quarti si è scontrata con la bulgara Ivanova, già campionessa mondiale della categoria inferiore fino a kg.60 ed atleta di grossa esperienza internazionale che ha colto l’azzurra su due contraccolpi guadagnandosi la semifinale contro la Matzko (BLR). Purtroppo l’esperienza della bulgara non è bastata contro la bielorussa leader della categoria che ha vinto l’incontro guadagnando la finale contro la Onoprienko (RUS). Questo ha precluso la continuazione della gara all’azzurra relegandola al nono posto. Di fatto la sorte non ha poi favorito la MATZKO che proprio nel combattimento di finale contro la russa, si è infortunata al polso destro ed ha dovuto abbandonare l’incontro.
Michael Raso, atleta di alto valore tecnico leader in Italia della sua categoria di peso con un grosso potenziale agonistico, non è ancora riuscito ad ottenere il successo che merita ai massimi livelli internazionali. Pur essendosi mantenuto ai vertici della ranking mondiale negli ultimi due anni, è stato escluso per una quarantina di punti dalla qualificazione ai giochi olimpici europei, sebbene abbia sfiorato due volte una meritata medaglia ai campionati europei ed alla Coppa del Mondo, Michael ha dovuto accontentarsi di due podi alla European Cup che, visto il suo valore agonistico gli stanno sicuramente stretti. D’altronde la categoria di RASO al limite dei kg.62 è una delle più impegnative, come dimostrato dai sorteggi dell’ultima giornata del mondiale, infatti tra i 23 atleti in gara, al primo match gli è capitato il vice campione europeo Manukyan (ARM). In questo difficile combattimento, l’azzurro pur andando in vantaggio si è fatto poi rimontare dall’armeno che ha concluso a suo favore il primo incontro ma ha dovuto cedere in semifinale contro il kazako Zhananiyet , quest’ultimo classificatosi poi terzo ha precluso la continuazione della gara sia all’armeno che all’italiano piazzatosi al diciottesimo posto.
Alessio Miceli ha fatto un’ottima stagione agonistica ai massimi livelli, essendo il secondo atleta della squadra nazionale ad aver conquistato quest’anno una prestigiosa medaglia di bronzo ai campionati europei seniores di Gijon (ESP) nello scorso mese di maggio, quindi piazzandosi onorevolmente al quinto posto dei Giochi Olimpici Europei nel mese successivo. Buona anche la sua prestazione a questo campionato mondiale, ma purtroppo senza arrivare sul podio. Nella categoria fino a kg.82 erano in gara 24 atleti e l’azzurro si è subito scontrato con il campione panamericano Medrano (DOM) riuscendo a finalizzarlo con un’ottima leva al ginocchio. Quindi si è nuovamente scontrato con Bayanmukch (MGL), che lo aveva superato di misura con uno stretto 3-3 per l’accesso alla finale del bronzo nello scorso mondiale ed anche quest’anno stessa sorte. Infatti agli ottavi di finale il mongolo ha avuto la meglio sull’italiano, ma solo allo scadere del tempo per 3 punti di vantaggio. Purtroppo però in semifinale ha ceduto all’uzbeko Rakhmonov, giunto poi secondo, interrompendo il percorso verso la medaglia dell’azzurro classificatosi al tredicesimo posti.
In conclusione si è vista una buona squadra italiana, al momento solo con 4 atleti in gara, tutti competitivi per un posto sul podio ad un campionato mondiale seniores che è ormai diventato di altissimo livello con atleti professionalmente molto preparati. Ritengo di poter tranquillamente affermare che in ogni gara di categoria “A”, ma soprattutto ai mondiali ed europei, per ogni categoria di peso si possono trovare almeno dieci atleti che possono giocarsi alla pari un posto sul podio, sia dal punto di vista tecnico tattico, che per la preparazione fisica sempre più specifica, senza nulla togliere ai rimanenti atleti in gara per ogni categoria, che di certo non sfigurano”.









