A seguito della Riunione del Collegio dei Medici Sportivi della FMSI (Fed. Medici Sportivi Italiana) tenutasi ieri mattina a Roma, il presidente federale Donato Milano precisa:
“Dopo un lungo confronto con la Commissione Gare e Dirigenti di Settore abbiamo considerato tutte le probabili iniziative che la federazione potrà adottare per causa di forza maggiore sugli eventi. Circa il CRITERIUM informo che martedì uscirà comunicato in base alle indicazioni aggiornate che riceveremo. Abbiamo preparato eventuali piani alternativi che comunicheremo in tempo debito (consigliamo di prenotare viaggi e trasferimenti SOLO con la certezza della possibilità di realizzazione dell’evento, aggiungere una polizza a copertura delle spese di eventuale annullamento). Raccomandiamo la massima collaborazione alle indicazioni ricevute dagli Organi di Governo competenti e seguire pedissequamente le Ordinanze delle Autorità locali. A seguito di tali indicazioni sottolineiamo che, in mancanza di tali osservazioni, i Nulla Osta antecedentemente rilasciati per lo svolgimento di eventi, si ritengono sin da ora annullati. Comprendiamo i sacrifici in ogni grado che tutti hanno affrontato e stanno affrontando, questo riguarda gli eventi organizzati o in programma e vale anche per gli eventi nazionali e internazionali a cui siete chiamati a partecipare. Confidiamo nel vostro buon senso affinché non prevalgano personalismi e/o interessi economici e che tutto sia fatto nell’interesse e nel massimo rispetto degli ATLETI TUTTI di ogni ordine e grado, della loro salute e della comunità sportiva che rappresentiamo”. E aggiunge: “Nel confronto poi con i colleghi Presidenti di FSN e’ emersa la necessità di bloccare molte attività e/o campionati. Speriamo che la situazione si sblocchi e non comprometta, sia in Italia che all’Estero, le qualificazioni OLIMPICHE”.
Il presidente Milano, infine, conclude: “Dall’incontro è emerso che il virus ha rapida diffusione ed è di facile contagio. Non è ancora pronto un vaccino adatto alla formula del virus che si conosce. Tutte le misure cautelari in atto servono a ridurre il numero dei contagiati ad evitare che il virus MUTI geneticamente nei vari passaggi da persona a persona. Non solo, ma l’eccessiva diffusione dell’epidemia rischia di ridurre al collasso l’intero sistema sanitario nazionale”.
Alla riunione del collegio dei medici sportivi e’ intervenuto il Prof. Maurizio Casasco presidente Federazione Medico Sportiva Italiana che ha dichiarato: “Illusorio pensare di fermare la diffusione; è un problema il blocco di molti atleti italiani all’estero impegnati in competizioni valevoli come QUALIFICAZIONE OLIMPICA. Lo stesso vale per alcuni tornei organizzati in Italia entro aprile. Manca un forte segno di intervento e di coordinamento del Ministero degli Esteri, per tale ragione gli altri Stati approntano misure ritenute eccessive e discriminatorie”.
In collegamento dall’ospedale Sacco di Milano ha preso la parola l’infettivologo Prof. Massimo Sacco: “Siamo impegnati continuamente nel monitorare la situazione. Arriveremo ad un PICCO nelle prossime settimana”, mentre il Prof. Maurizio Memo (Ordinario di Farmacologia) ha spiegato: “E’ ipotizzabile la realizzazione di un vaccino in un periodo che va da quattro a sei mesi circa”.
Nel pomeriggio, invece, durante il Consiglio Nazionale del CONI il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha dichiarato:“ Abbiamo continue riunioni con l' unità di crisi presso la Protezione Civile; coordineremo le linee guida per tutte le regioni d’Italia; solleciteremo il Ministero degli Esteri per un maggior coordinamento con i colleghi dei paesi esteri; daremo indicazioni alle regioni e valuteremo zona per zona la possibilità dello svolgimento della pratica sportiva e degli eventi sportivi (alcuni probabilmente saranno previsti a porte chiuse)”.